Il presepe napoletano è un elemento fondamentale tipico e proprio della tradizione napoletana.
Ogni buona famiglia che si rispetti quando arriva il giorno dell‘Immacolata Concezione, si adopera per tirar fuori tutti gli addobbi e i personaggi del presepe che ogni anno puntualmente si fa fatica a far rientrare nelle scatole.
Si sa a Napoli “ogni anno c’è l’usanza” per citare il grande Totò.
All’interno delle famiglie di origini partenopee ogni membro contribuisce alla composizione del presepe, si tratta di un vero e proprio rituale in piena regola, ognuno ha il suo ruolo ben preciso e tutti hanno la stessa importanza. Il presepe viene bene, ben realizzato, intriso di emozioni, sentimenti e attesa.
L’attesa dell’Avvento, del momento in cui alla mezzanotte della vigilia di Natale si aggiungerà il bambinello all’interno del presepe, e allora sarà davvero completo.
Il presepe così come lo conosciamo oggi, ha una storia che si potrebbe definire piuttosto recente rispetto all’evento della nascita di Gesù.
La prima riproduzione del presepe infatti risale al 1222 grazie all’idea di San Francesco d’Assisi dopo la sua visita a Betlemme, luogo da cui trasse ispirazione. Decise dunque di chiedere al Papa in carica all’epoca, Onorio III di poter ricreare lo stesso scenario il giorno della vigilia di Natale. E fu così che l’anno successivo venne organizzata la prima rappresentazione dal vivo, con i personaggi interpretati da persone quali, preti o contadini, in Umbria, e all’interno di una mangiatoia venne ricreata la scena della nascita di Gesù nella grotta illuminata dalle stelle.
Successivamente il primo presepe che contava tutti i personaggi che ancora oggi ne formano parte si realizzò nel 1283. I personaggi erano stati scolpiti in legno da Arnolfo di Cambio, tra cui spiccavano i Re Magi.
Nel 1500 poi nacque l’idea ed il concetto di quello che viene definito Presepe popolare con San Gaetano di Thiene, il quale aggiunse ai principali anche personaggi di contorno o secondari.
Per poter ammirare presepi che sono delle vere e proprie opere d’arte in legno, ceramica o altri materiali si dovette attendere ancora un altro secolo. Da questo momento in poi gli abili artigiani napoletani con maestria hanno iniziato a realizzare e rappresentare la Natività in maniera sempre più complessa e articolata, con l’aggiunta in seguito di scene di vita contadina, o di personaggi come mendicanti.
I personaggi all’interno del presepe dai principali a quelli secondari hanno tutti un ruolo importante, se ne manca anche uno solo, la sensazione che viene generata è differente.
Ecco quali sono i principali personaggi del presepe tipici della tradizione napoletana:
Ecco quali tra i più frequenti sono i personaggi aggiunti all’interno della rappresentazione del presepe in un secondo momento, ma che oggi fanno parte della tradizione napoletana a tutti gli effetti:
In conclusione si può dire con certezza che il presepe napoletano vale la pena di esser realizzato in quanto ricco di storia, cultura, religione e fusione unica di tutto ciò che rappresenta la vita umana.
Le rose sono uno dei fiori più amati e apprezzati al mondo. La loro bellezza,…
Nel corso della storia, i fiori sono stati usati come mezzo per trasmettere emozioni e…
In un mondo in cui le distanze non sono più una barriera, è diventato più…
IL l'ambiente è esposto a diversi inquinanti atmosferici, che hanno effetti dannosi sulla salute umana…
In tutto il mondo, i fiori rappresentano un importante sinonimo di amore, fiducia, amicizia ed…
La maggior parte delle relazioni si basa su una buona comunicazione. A volte si può…